decreto ristori – sintesi

decreto ristori – sintesi

Decreto Ristori – Sintesi delle principali misure di sostegno nel periodo emergenza epidemiologica Covid-19.

Decreto Legge 28 ottobre 2020 , n. 137 .

Proroga del credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020. Il decreto è rivolto solamente agli specifici settori danneggiati dalla sospensione dell’attività ad opera del Dpcm 24 ottobre 2020, Allegato 1.

All’incarico conferitoci per tale pratica dovrà essere allegata la quietanza di pagamento dei canoni di locazione / affitto d’azienda dei mesi sunnominati.

 

Viene prorogato anche il contributo a fondo perduto, ma è riservato soltanto a quei contribuenti che svolgono con prevalenza una o più attività incluse nella tabella riportata nell’Allegato 1 del Decreto Ristori, ovvero coloro che sono interessati dalle misure restrittive introdotte con il Dpcm 24 ottobre 2020 e che presentano l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai 2/3 rispetto a quello del mese di aprile 2019. L’accredito del contributo è previsto in forma diretta solo per i beneficiari che lo hanno già ricevuto per il mese di maggio.

 

Non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU) concernente gli immobili

e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nella tabella di cui al succitato Allegato 1, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

 

I datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare domanda di concessione dei trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga, secondo le disposizioni previste, per una durata massima di sei settimane.

 

Ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del Decreto Ristori (29.10.2020) e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione, ne’ di rapporto di lavoro dipendente, ne’ di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente diposizione (29.10.2020) è riconosciuta una indennità omnicomprensiva di 1.000 euro.

 

Si ricorda che per istruire tali pratiche gli interessati sono invitati a inoltrarci con congruo anticipo un specifico incarico scritto da trasmettere anche via posta elettronica.

                dott.ssa Nilda Calza 

 

Le informazioni raccolte nelle nostre comunicazioni non hanno in alcun caso carattere esaustivo, sono solo indicazioni che abbisognano sempre di approfondimenti e di consulenze specifiche. In ogni caso, si tratta di materie in continua evoluzione normativa che, fin dall’inizio, van considerare soggette a modifiche anche sostanziali.
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